• Livello: laurea di secondo livello
  • Classe di laurea magistrale: LM-62 Scienze della Politica
  • Lingua: inglese e italiano
  • Modalità di accesso: libero, con verifica dei requisiti di ammissione
  • Sede: Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale, via Verdi 26 - Trento

Contenuti principali e mission del corso

Il corso vuole preparare laureati e laureate capaci di analizzare la complessità delle dinamiche globali declinandole nella specificità dei contesti locali, urbani, regionali o nazionali, utilizzando metodologie proprie della ricerca sociale e politica, sia quantitativa sia qualitativa.

In tempi di contrazione delle risorse finanziarie pubbliche appare sempre più necessario dare priorità ad azioni di politica e di sviluppo che abbiano alte probabilità di rivelarsi efficaci ed efficienti. Efficacia ed efficienza dipendono in larga misura dalla capacità di analizzare in maniera rigorosa il contesto locale e la connessione con le dinamiche globali che lo interessano. L’acquisizione di questa capacità è l’obiettivo del corso Global and Local Studies.

Obiettivi formativi

Partendo dai dati raccolti grazie ad un’adeguata formazione metodologica gli studenti faranno proprie competenze distintive finalizzate alla stesura di progetti di ricerca e intervento, rapporti di ricerca, documenti di sintesi e consulenza nelle politiche pubbliche multilivello (policy brief and advising).

Il corso offre due percorsi:

  • Policy advisor, che prepara a accedere al mondo del lavoro in qualità di ‘consulente di politiche pubbliche’ (a livello internazionale ‘policy advisor’ e ‘policy analyst’)
  • Project design for Sustainable Communities, che prepara a accedere al mondo del lavoro in qualità di ‘consulente di progetti territoriali’ (a livello internazionale ‘community developer’ o ‘community manager’).

Nel 1° anno gli studenti acquisiscono competenze e conoscenze comuni ai due percorsi:

  • metodologia della ricerca quantitativa e qualitativa: acquisizione di metodi e tecniche di raccolta, elaborazione e analisi di dati sia statistici (dalla redazione di un questionario alla codifica dei risultati) che etnografici (dalla conduzione di interviste e focus groups all’osservazione) che consentano di realizzare una ricerca empirica
  • progettazione e gestione di ricerche, ricerche-azione e politiche: acquisizione di competenze per la realizzazione empirica in ogni sua fase, dal disegno, alla pianificazione, alla restituzione pubblica delle indagini e degli interventi implementati
  • processi sociali, politici, economici e storici inerenti la globalizzazione: acquisizione di conoscenze che consentano di declinare, specificare e documentare quali sfide multilivello afferiscono i contesti locali

Il 2° anno i percorsi prevedono insegnamenti specifici per l’acquisizione di competenze proprie delle figure professionali che vogliono formare:

Competenze trasversali

Il percorso di studio mira a sviluppare una serie di competenze trasversali, sia attraverso la frequenza delle lezioni e lo studio, sia attraverso attività come i seminari di credito, il tirocinio e le opportunità di studio all’estero:

  • lingua inglese: il corso propone insegnamenti sia in inglese sia in italiano per sviluppare elevate capacità di espressione scritta e verbale
  • capacità di lavorare in maniera costruttiva in gruppo
  • capacità di lavorare in maniera autonoma
  • capacità di lavorare in contesti multidisciplinari, cooperando con persone in possesso di background disciplinari diversi e con esperti di settore, professionisti e attori differenti
  • capacità comunicative: saper scrivere e presentare oralmente un policy brief e/o un outline di progetto in maniera chiara, strutturata ed efficace
  • abilità di ricerca di informazioni da fonti online ed offline, discernendo affidabilità e attendibilità

La dimensione internazionale del corso si realizza attraverso:

Profili professionali

Il corso forma due profili professionali in base al percorso scelto:

  • il consulente di politiche pubbliche, a livello internazionale definito policy advisor e policy analyst.
     
  • il consulente di progetti territoriali, a livello internazionale definito community developer e community manager.

Consulente di politiche pubbliche (policy advisor, policy analyst)

È la figura preparata dal percorso in Policy Advising, indirizzato a esperti e consulenti di politiche pubbliche che operino nel contesto delle organizzazioni locali, nazionali e internazionali, siano esse governative o non governative. Il consulente di politiche pubbliche lavora per conto di istituzioni, organizzazioni di rappresentanza degli interessi, associazioni della società civile, think-tank. Il suo compito è elaborare, analizzare e valutare iniziative di politica pubblica. Questo esperto trova impiego nel vasto settore che si può identificare con il termine di ‘advocacy’ e che riguarda il complesso di azioni intraprese da attori pubblici e privati per orientare la definizione e l’attuazione delle politiche pubbliche. I compiti del policy-advisor includono l’analisi multilivello delle policy, la definizione di proposte e la gestione dei processi di costruzione del consenso sociale e politico attorno ad esse. Partecipa ai processi di formulazione e valutazione delle proposte di politica che hanno luogo nell’ambito delle istituzioni e delle reti della società civile organizzata.

Consulente di progetti territoriali (community developer, community manager)

È la figura preparata dal percorso in Project Design for Sustainable Communities, orientato a formare consulenti di progetti territoriali, fornendo competenze di analisi spendibili nella progettazione e implementazione di interventi di sviluppo e governance in contesti locali. Il consulente di progetti territoriali opera per conto di istituzioni, imprese o ONG per ideare, coordinare e realizzare iniziative di sviluppo economico e sociale, anche valorizzando le sinergie tra attori pubblici e privati. Gli ambiti in cui trova occupazione sono pertanto quelli dello sviluppo locale, dell’animazione di comunità e della cooperazione internazionale, orientando e facilitando l’implementazione di reti tra soggetti eterogenei, pubblici e privati. Il consulente di progetti territoriali, partendo dall’analisi sociologica della realtà locale, deve essere capace di identificare i bisogni e le aspettative della comunità in cui interviene, formulare un progetto sostenibile e seguirne la realizzazione.

Ambiti di azione dei profili

Gli ambiti d’azione dei due profili sono distinti:

  • il policy advisor interviene nei processi di decisione politica 
  • il consulente territoriale interviene in processi locali di sviluppo e governance.

Esiste tuttavia un’area di complementarietà fra le due figure professionali: numerosi fra i progetti di sviluppo locale trovano origine nell’attuazione di politiche pubbliche (come ad esempio nel caso dell’utilizzo dei fondi europei di sviluppo territoriale, dei fondi ONU per lo sviluppo sostenibile, o dei fondi della Provincia Autonoma di Trento per la cooperazione internazionale o per la gestione dei beni comuni); viceversa, specifici processi territoriali si manifestano localmente, sollevando dal basso una domanda di attenzione politica e intervento sociale e tale domanda necessita di essere interpretata e orientata in progetti effettivi di pianificazione e sviluppo.

Studi dopo la laurea

Il corso fornisce una formazione metodologica adeguata alla frequenza di corsi di dottorato nell’area delle scienze sociali e politiche.

Aggiornato il
18 Luglio 2024