• Livello: Laurea di secondo livello
  • Classe del corso: LM-35 Classe delle lauree magistrali in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio
  • Lingua in cui si tiene il corso: inglese e italiano
  • Modalità di accesso: accesso libero, con verifica dei requisiti di ammissione
  • Sede: Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica, via Mesiano, 77 38123 Trento

Obiettivi formativi

Nel percorso formativo si intrecciano lo studio di discipline tradizionali (idraulica, idrologia, ingegneria sanitaria, ingegneria geotecnica e delle strutture, pianificazione territoriale) e lo sviluppo di competenze specifiche per affrontare e risolvere i problemi ambientali tradizionali e quelli emergenti. 

La formazione è indirizzata verso l’acquisizione delle competenze per la progettazione di:

  • opere e infrastrutture per la difesa del territorio e la gestione delle risorse idriche

  • tecnologie per la tutela e il risanamento delle matrici ambientali (aria, acqua, suolo)

  • interventi sostenibili anche in contesti di conflitti per le risorse ambientali

e per la comprensione dei processi che governano le interazioni tra l’ambiente naturale e quello costruito, considerando anche gli effetti dei cambiamenti climatici in atto. Particolare enfasi è posta sulla capacità di utilizzare modelli matematici in modo consapevole e sull’interpretazione critica dei risultati delle simulazioni numeriche.

Per raggiungere questi obiettivi, la maggior parte dei corsi prevede non solo lezioni teoriche, ma anche esercitazioni pratiche nei laboratori e al calcolatore e visite di studio sul territorio. Le tesi di laurea magistrale affrontano sia problemi innovativi sia applicazioni a casi concreti e sono spesso svolte nell’ambito di progetti di ricerca o in collaborazione con aziende e istituzioni, in Italia e all’estero.

L’apertura al contesto internazionale, grazie all’introduzione di corsi in lingua inglese al primo anno e in alcuni curricula a partire dall’anno accademico 2021/22, consentirà a tutti gli studenti di trovarsi a contatto, in un confronto quotidiano, con colleghi con esperienze e conoscenze diverse. Insieme a un’organizzazione didattica che privilegia il lavoro di gruppo, possono così essere rafforzate quelle competenze globali (apertura mentale, flessibilità, empatia, abilità comunicative, capacità di risolvere problemi non convenzionali, gestione di conflitti) che il mondo del lavoro richiede in modo sempre più pressante anche a professioni tecniche come quella dell’ingegnere.

Opportunità dopo la laurea magistrale

Gli sbocchi lavorativi sono molteplici poiché la solida formazione di base e le conoscenze interdisciplinari consentono all’Ingegnere per l’ambiente e il territorio di affrontare tematiche sempre nuove. Ne è dimostrazione l’ampio spettro di impieghi che i nostri laureati magistrali tipicamente sono in grado di affrontare: progettisti, modellisti, manager. Molto spesso ricoprono ruoli di coordinamento di gruppi multidisciplinari.

Alcuni esempi degli ambiti di lavoro sono:

  • difesa del territorio: sistemazione, conservazione e recupero dei suoli, difesa, sistemazione e regolazione dei corsi d’acqua, monitoraggio ambientale e protezione civile

  • gestione delle risorse: utilizzo delle risorse idriche superficiali e profonde, risanamento delle acque superficiali e sotterranee, infrastrutture idrauliche urbane

  • tutela delle matrici ambientali: gestione e trattamento dei reflui, dei rifiuti e degli inquinanti gassosi, bonifica dei siti contaminati

  • pianificazione ambientale: tutela, riqualificazione e valorizzazione delle risorse ambientali, valutazione dell’impatto ambientale, gestione dell’ambiente e del territorio nell’ambito della cooperazione internazionale.

I laureati magistrali possono inoltre proseguire con la formazione di 3° livello, con il dottorato di ricerca, nonché accedere alle selezioni pubbliche per l'inserimento in università ed enti di ricerca, pubblici e privati, nel campo dell'alta formazione e della ricerca.

Per l'esercizio della professione regolamentata di Ingegnere nel settore Civile e Ambientale è richiesto il superamento dell'esame di stato e l'iscrizione all'Ordine professionale.

Aggiornato il
24 Marzo 2021